domenica 30 giugno 2024

Il PAS alla IAME a Valencia











Il PAS ha partecipato al congresso dell'Associazione Internazionale degli Economisti Marittimi, svoltosi dal 26 al 28 giugno 2024, per la prima volta in spagna, a Valencia. Questi congressi vengono organizzati da più di trent'anni. Non escludiamo che l'entità politica del PAS e, in particolare, l'istituzione di una linea marittima diretta tra la Spagna, Sardegna, Sicilia e Grecia sia stata notata da qualche responsabile dell'Associazione. Dalla sua fondazione, il Partito ha scelto la città di Valencia sia per motivi geografici che storici e politici dato che intendiamo riformare la Regione Siciliana su modello dela Generalità Valenciana ma anche di quella della Catalogna.
La conferenza si é aperta con i saluti istituzionali, compresi quelli della presidentessa Prof.ssa Elvira Haezendonck che ha affermato che la IAMEnon intende essere una " arrogante setta accademica ". Dopo la cerimonia di apertura , sono state avviate le sessioni parallele su varie tematiche come strategie sostenibili, transizione energetica, digitalizzazione, governance portuale, economia portuale, geopolitica,etc.

L'attività del PAS si è focalizzata sul networking, cioé sul fare rete con i diretti interessati del nostro programma marittimo utilizzando delle schede che avevamo distribuito lo scorso anno alla Regional Growth Conference di Patrasso.

Abbiamo avuto l'opportunità di esporre le problematiche della Sicilia e il nostro progetto politico al Presidente della Fundación Valenciaport: Antonio Torregrosa che si è dimostrato disponibile ad un confronto.
Abbiamo poi interagito con vari docenti di università greche al quale abbiamo esposto il nostro progetto.
Abbiamo inoltre interagito con giovani studiosi provenienti da territori mediterranei che però lavorano nell'Europa del nord.
In particolare, con Michele Acciaro che insegna all'università di Copenhagen e proviene dalla Sardegna; con lui abbiamo parlato di varie questione compresa la cosiddetta "autonomia differenziata" voluta dai leghisti padani per sottrarre ulteriori risorse alle regioni del sud. Abbiamo anche parlato delle vere autonomie: quelle costituzionali in particolare di Sicilia e Sardegna che vengono annichilite da troppo tempo dagli ascari dei partiti nazionali italiani.
Abbiamo poi interagito con Konstantinos Makrygiannis che lavora all'università di Rotterdam e proviene dalla Grecia. Anche a lui abbiamo spiegato il nostro programma politico che dovrebbe affrontare questioni che riguardano anche altri territori del sud Europa come la migrazione di massa verso i paesi del nord.
Durante il question time della conferenza della prof.ssa Immaculada Martinez Zarzoso, il prof Acciaro ha fatto una domanda sul ruolo delle lobbies nel settore marittimo che spesso danneggiano le piccole aziende, spesso del sud globale. La professoressa ha fatto notare che spesso gli enti di regolamentazione e i sindacati non funzionano. Siamo d'accordo con questa prospettiva. Ad un'altra conferenza plenaria
tenuta da Jan Hoffmann: responsabile del settore commercio e sviluppo delle "Nazioni unite" ( = USA) si é parlato degli attuali rischi nei commerci marittimi legati a conflitti bellici come nel mar nero. Durante il question time, la Prof.ssa Immaculada Martinez Zarzoso ha fatto una domanda inerente al "climate change" come possibile rischio in tali commerci. La risposta del relatore é stata che ci dobbiamo adattare e che tali cambiamenti climatici sono il "new normal". É chiaro che siamo in totale disaccordo con una risposta del genere perché il "climate change" é voluto dalla dittatura del petrodollaro, le cui conseguenze possono essere gravissime. Il "climate change" é provocato anche con la diffusione di sostanze chimiche tossiche che diradano le nuvole e innalzano le temperature causando siccità, cosa che si sta giá verificando in tanti territori mediterranei compreso quello della Comunità Valenciana. Malgrado tutto, crediamo che sia stata una conferenza importantissima, quasi storica, perché si é parlato di tematiche importantissime, sia a livello territoriale come le problematiche della Sicilia, sia a livello globale come la questione dei paesi del sud, il lobbismo, il "climate change". Queste questioni sono emerse dal networking e dai dibattiti. Si é parlato tanto, per ovvie ragioni, di supply chains cioé di catene di rifornimento. Credo che si sia creato una sorta di effetto a catena per quanto riguarda una critica dello status quo. Dobbiamo lavorare per rendere le attività umane piú ecosostenibili DAVVERO, senza retorica e senza piani criminali "segreti" per danneggiare il pianeta e la vita di centinaia di milioni di persone. Il PAS ha svolto il ruolo di outsider, di stimolo esterno al contesto accademico di cui parlava la presidentessa della IAME. Ci auguriamo che da tale esperienza si sviluppino nuovi approcci ai problemi attuali e che la Sicilia torni protagonista e, davvero, al centro del Mediterraneo. AUTONOMIA AUTENTICA PER LA SICILIA E BENESSSERE NEL MEDITERRANEO!

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