Il PAS ha effettuato una visita in Tunisia: paese che condivide con la Sicilia relazioni storiche millenarie; dall'epoca punico-cartaginese a quella degli arabi fatimidi che raggiunsero la Sicilia proprio dall'attuale Tunisia. I territori delle attuali province di Palermo e Trapani sono quelle che hanno avuto relazioni più fitte con il territorio tunisino. Questo viaggio si è concetrato su due località in particolare: La Goletta e La Marsa. Entrambe sono località marittime alla periferia di Tunisi ed entrambe caratterizzate da una storica presenza di comunità siciliane. Alla Goletta tale comunità, a partire dalla fine dell'800, era così vivace e florida che un intero quartiere della Goletta venne denominato: Piccola Sicilia. Dopo l'indipendenza della Tunisia dalla Francia, moltissimi siciliani decisero di andare via a causa delle incertezze dovute alla nuova fase governativa. La riconciliazione c'è già stata. Lo dimostrano l'affetto e la simpatia che i siciliani riscuotono in Tunisia e molti tunisini parlano sia l'italiano che il siciliano. La comunità tunisina in Sicilia è ben integrata. Alla Marsa, giorno 24 marzo, abbiamo incontrato il Prof Alfonso Campisi che insegna Filologia romanza e italiana all'Università La Manouba di Tunisi. Ci ha spiegato che ha provato per lungo tempo a creare una cattedra di lingua siciliana in terra di Trinacria ma senza buon esito. La ragione è chiara. Il siciliano viene discriminato in quanto lingua di una colonia interna dello stato italiano. Ricordiamo che il siciliano non deriva dall'italiano ma è l'esatto opposto. Infatti Dante Alighieri, nella famosa selezione di idiomi italici descritti nel De Vulgari Eloquentia pone la lingua siciliana come la più dotta ed elaborata, quella sviluppata alla corte sveva di Palermo, insieme al toscano. L'italiano moderno deriva dunque da un siciliano mediato dalla tradizione poetica toscana ( https://online.scuola.zanichelli.it/testiescenari/files/2009/10/a1_pp132-135_guinizzelli.pdf?fbclid=IwY2xjawJaJG9leHRuA2FlbQIxMAABHVrCXx8nmUoUGyJYq9aaEeP02IgP--M7olkjTsZu2ldBnCQ76aJ8eM2gGg_aem_3-wg15rHH3jRXJq6KXqMCw ). Il Prof Campisi ci ha testimoniato il grande interesse per la cultura siciliana da parte dei giovani tunisini che infatti seguono in gran numero i suoi corsi di lingua siciliana. Ci ha testimoniato, inoltre, come i governi italiani abbiano reso più difficile accedere al sistema universitario italiano per i giovani studenti tunisini che vorrebbero fare esperienza di studio in Italia. Il docente è, altresì, attivo per il recupero della storia dei siciliani di Tunisia in particolare a La Marsa e soprattutto alla Goletta. Abbiamo esposto al Prof Campisi il progetto cultural-politico del Partito che ha apprezzato proprio perchè basato sulla componente storico-culturale che deve essere la base di qualsiasi rapporto tra popoli con millenni di storia in comune. I musei di Palermo, Trapani, Tunisi sono pieni di reperti sia dell'epoca punico-cartaginese che dell'epoca dei fatimidi. Il nostro impegno è stato quello di coltivare queste relazioni culturali e stimolare le autorità affinchè ci siano più connessioni marittime tra il territorio siciliano e quello tunisino. E' indispensabile, per esempio, una connessone marittima diretta tra Trapani e Tunisi proprio perchè questi territori condividono tantissima storia e tradizioni.
mercoledì 2 aprile 2025
VISITA DEL PAS A LA GOLETTA E LA MARSA, IN TUNISIA
Giorno 25 marzo, ci siamo recati presso il Municipio del Comune della Goletta. Siamo stati accolti da Monsieur Alì Bouras: Subdirettore degli archivi documentali del Comune della Goletta e da Monsieur Faycel Bouchnak: amministratore comunale che assiste il responsabile degli archivi comunali. Ci hanno aperto le porte del municipio ed in particolare delle sale in cui vi sono delle testimonianze delle storiche relazioni tra La Goletta e la Sicilia come dei diplomi di partenariato come quello con la città di Trapani o come delle ceramiche artistiche che testimoniano la relazione con la città di S. Vito Lo capo. Abbiamo potuto consultare dei testi inerenti alla piccola Sicilia della Goletta e ci sono stati forniti dei contatti per raccogliere testimonianze dell'epoca ( purtroppo, per questioni di tempo, non abbiamo potuto raccogliere le testimonianze di tutti ma abbiamo chiesto informazioni ad alcuni anziani della piccola Sicilia che conservano ricordi del tempo). Abbiamo esortato i rapppresentanti del comune a contrastare il degrado e promuovere ancor di più le bellezze naturalistiche e storiche di questa meravigliosa città che merita maggior cura. Da parte nostra ci sarà l'impegno per promuovere in Sicilia tali località sfruttando le reti sociali di internet. La Goletta è una realtà importante non soltanto per questi motivi ma anche perchè, da secoli, è modello di coesistenza pacifica di culture e religioni diverse infatti a poca distanza l'una dall'altra si trova la chiesa cattolica, la moschea e la sinagoga. Una realtà che dovrebbe essere presa a modello ed esportata. Siamo soddisfatti di questa visita che si somma a quelle in terra iberica e quella in terra ellenica. La Sicilia deve interagire con gli altri territori mediterranei perchè fanno parte della nostra storia e dunque della nostra identità. Per troppo tempo l'italietta padana ci ha sfruttato e discriminato. L' identità siciliana è più complessa di quella della maggior parte degli altri territori italiani e questa identità culturale va curata per non farci abbrutire. AUTONOMIA AUTENTICA PER LA SICILIA E BENESSERE NEL MEDITERRANEO!
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