sabato 5 aprile 2025

Questioni siciliane, questioni tunisine

 Questo viaggio in Tunisia, seppur breve, è stato molto significativo e importante. La Tunisia è uscita malconcia dalle cosiddette ''primavere arabe'' che hanno visto la diffusione di corruzione e disordini, anche perchè sono intervenute forze straniere, in primis gli USA, con la loro tipica ''esportazione della democrazia''. L'attuale governo del Presidente Kais Saied sta cercando di ristabilire ordine e promuovere lo sviluppo del paese. Crediamo che tanto è stato fatto ma ancora tanto rimane da fare. 

Il PAS non è un partito nazionalista ma territoriale. Questo significa che i nostri interlocutori privilegiati sono gli enti locali e regionali. Crediamo che sia necessario ricominciare dalla base perchè, almeno in Italia, la politica dei partiti nazionali italiani ( soprattuttto quelli nazionalisti) ha causato, ieri come oggi, gravi ingiustizie; inoltre i partiti nazionali sono molto spesso sottomessi ad enti finanziari e lobby di potere sovranazionali ( la democratura dell'usuraio Mario Draghi, tra il 2021 e il 2022, ne è un esempio eclatante). 

La questione dei flussi migratori irregolari è una questione rilevantissima. Dobbiamo coinvolgere anche gli enti locali in questa questione. Dobbiamo promuovere incontri e confronti di tipo culturale perchè le relazioni tra Sicilia e Tunisia sono millenarie. Dai punico-cartaginesi agli arabi fatimidi che partirono proprio dalla Tunisia per arrivare in Sicilia, lasciando tracce importantissime.

Dalle relazioni culturali possono svilupparsi progetti economici ad esse connesse, in primis sviluppo turistico. Lo sviluppo sia culturale che economico impedirebbe a tanti disperati di intraprendere viaggi pericolosissimi che spesso finiscono in tragedia. Dobbiamo porre fine a questa nuova tratta degli schiavi.

Il PAS è stato fondato come ente cultural-politico e riteniamo che prima di qualsiasi campagna elettorale, sia necessaria una campagna storico-culturale proprio perchè riteniamo che il degrado in cui versa la Sicilia sia dovuto, in larghissima parte, ad una ignoranza diffusa relativa alla nostra storia, in particolare quella dal 1860 in poi.

Durante la nostra visita alla Goletta e alla Marsa abbiamo potuto apprezzare il carattere multiculturale di queste città, carattere che è diffuso in Tunisia. Alla Goletta, in particolare, abbiamo notato la vicinanza tra la Parrocchia cattolica della Piccola Sicilia, la Grande Moschea e la Sinagoga. Un modello di convivenza che apprezziamo e che dovrebbe essere esportato.

Ci siamo confrontati, in particolare, con la Sig.ra Brigitte Hayoun che gestisce un centro comunitario ebraico alla Goletta per affrontare questioni abbastanza delicate. La Sig.ra Hayoun ci ha manifestato interesse per le questioni da noi poste.

La presenza ebraica in Sicilia è antichissima e risale senz'altro a prima dell' Era Cristiana, forse i primi ebrei raggiunsero la Sicilia con le navi commerciali fenicie.  

La cultura ebraica siciliana era ricchissima sebbene molte di quelle tracce siano scomparse. Emblematici sono i Rimmonim di Cammarata, adesso esposti nel museo della Cattedrale di Palma di Maiorca.

Gli ebrei siciliani lasciarono l'isola nel 1492 in seguito all'Editto di Granada dei re cattolici di Spagna condividendo la stessa sorte degli ebrei presenti nella penisola iberica e nelle Baleari dato che la Sicilia faceva parte della corona spagnola. In Sicilia vi era la più grande comunità ebraica tra le attuali regioni italiane. Avevano i propri riti e usanze e di questo rimane testimonianza nella Scola Siciliana a Roma ( per esempio, l'Aron veniva costruito in pietra come quello di Agira).

Di queste cose abbiamo parlato con la Sig.ra Hayoun avvalendoci di testi relativi alla storia degli ebrei siciliani come il libro di Isidoro La Lumia e un volumetto della Rivista Kalos su questo argomento.

Abbiamo proposto alla Sig.ra Hayoun di organizzare una visita di rappresentanti della Comunità ebraica tunisina in Sicilia. La cacciata degli ebrei siciliani fu una gravissima ingiustizia che il PAS vorrebbe affrontare. Dobbiamo favorire la riconciliazione. Ci siamo rivolti alla comunità ebraica tunisina perche quella siciliana parlava il giudeo-arabo, lingua che viene tuttora parlata da molti ebrei tunisini. Gli ebrei siciliani parlavano il giudeo-arabo dai tempi della dominazione degli arabi fatimidi che avevano diffuso un clima di tolleranza religiosa in tutta l'isola. Gli ebrei siciliani presero due strade d'esilio: quella verso la penisola italiana, soprattutto da Roma in sù e quella verso il Nord Africa dove vi erano altre comunità che parlavano il giudeo-arabo, andandosi a fondere con esse.

Siamo molto preoccupati per quanto sta accadendo in Medio Oriente, in particolare tra Israele e Palestina e abbiamo esposto tale preoccupazione alla nostra interlocutrice.

Dobbiamo separare in maniera netta religione ebraica e sionismo, soprattutto quello militante che ha causato tante sofferenze al popolo palestinese. Noi crediamo che i kibbutz in Cisgiordania-Palestina siano illegali e immorali e che la distruzione di interi villaggi palestinesi sia un crimine di guerra gravissimo. Il massacro di tantissimi civili a Gaza è un vero e proprio genocidio e procede da decenni.

Da alcuni anni si è installata a Catania una presunta ''comunità ebraica'' foraggiata da Washington composta da convertiti alla religione ebraica, di cui noi mettiamo in dubbio l'autenticità di tali conversioni, e che in realtà è un club sionista (foraggiato dagli USA, infatti nei loro video espongono spesso la bandiera USA) in terra di Sicilia, in quanto non fanno altro che condividere sui loro social media contenuti relativi alle forze armate di Israele e sul sionismo militante.

Vorremmo che in Sicilia ci fossero delle Comunità ebraiche che riconoscessero i diritti dei palestinesi ad avere una patria così come esiste lo stato di Israele. Noi crediamo che la Cisgiordania sia lo stato di Palestina. A Ramallah e Nablus vi sono diverse culture e fedi religiose come i cristiani ortodossi di Ramallah e i Samaritani a Nablus che vivono lì da millenni e sono anch'essi minacciati dalle armate di Israele.

Tali comunità ebraiche dovrebbero provenire dalla Tunisia e ci piacerebbe che si aprissero delle Case di preghiera e studio della Torah a Palermo e Trapani: città dove erano più numerose e floride le antiche comunità ebraiche di Sicilia. Ci auguriamo di entrare in contatto con Maestri ebrei tunisini che vogliano accettare tale invito. Le eventuali comunità ebraiche siciliane dipenderebbero dal Gran Rabbinato di Tunisia e dall'antichissima tradizione religiosa di Gerba: piccola Gerusalemme d'Africa.

L'epoca arabo-normanna in Sicilia fu un periodo di grande sviluppo culturale dovuto anche al rispetto reciproco delle differenze. Prendiamo ad esempio quel periodo di luminoso medioevo siciliano.

AUTONOMIA AUTENTICA PER LA SICILIA E BENESSERE NEL MEDITERRANEO!  

    


      



  

       

 

      

mercoledì 2 aprile 2025

VISITA DEL PAS A LA GOLETTA E LA MARSA, IN TUNISIA

Il PAS ha effettuato una visita in Tunisia: paese che condivide con la Sicilia relazioni storiche millenarie; dall'epoca punico-cartaginese a quella degli arabi fatimidi che raggiunsero la Sicilia proprio dall'attuale Tunisia. I territori delle attuali province di Palermo e Trapani sono quelle che hanno avuto relazioni più fitte con il territorio tunisino. Questo viaggio si è concetrato su due località in particolare: La Goletta e La Marsa. Entrambe sono località marittime alla periferia di Tunisi ed entrambe caratterizzate da una storica presenza di comunità siciliane. Alla Goletta tale comunità, a partire dalla fine dell'800, era così vivace e florida che un intero quartiere della Goletta venne denominato: Piccola Sicilia. Dopo l'indipendenza della Tunisia dalla Francia, moltissimi siciliani decisero di andare via a causa delle incertezze dovute alla nuova fase governativa. La riconciliazione c'è già stata. Lo dimostrano l'affetto e la simpatia che i siciliani riscuotono in Tunisia e molti tunisini parlano sia l'italiano che il siciliano. La comunità tunisina in Sicilia è ben integrata. Alla Marsa, giorno 24 marzo, abbiamo incontrato il Prof Alfonso Campisi che insegna Filologia romanza e italiana all'Università La Manouba di Tunisi. Ci ha spiegato che ha provato per lungo tempo a creare una cattedra di lingua siciliana in terra di Trinacria ma senza buon esito. La ragione è chiara. Il siciliano viene discriminato in quanto lingua di una colonia interna dello stato italiano. Ricordiamo che il siciliano non deriva dall'italiano ma è l'esatto opposto. Infatti Dante Alighieri, nella famosa selezione di idiomi italici descritti nel De Vulgari Eloquentia pone la lingua siciliana come la più dotta ed elaborata, quella sviluppata alla corte sveva di Palermo, insieme al toscano. L'italiano moderno deriva dunque da un siciliano mediato dalla tradizione poetica toscana ( https://online.scuola.zanichelli.it/testiescenari/files/2009/10/a1_pp132-135_guinizzelli.pdf?fbclid=IwY2xjawJaJG9leHRuA2FlbQIxMAABHVrCXx8nmUoUGyJYq9aaEeP02IgP--M7olkjTsZu2ldBnCQ76aJ8eM2gGg_aem_3-wg15rHH3jRXJq6KXqMCw ). Il Prof Campisi ci ha testimoniato il grande interesse per la cultura siciliana da parte dei giovani tunisini che infatti seguono in gran numero i suoi corsi di lingua siciliana. Ci ha testimoniato, inoltre, come i governi italiani abbiano reso più difficile accedere al sistema universitario italiano per i giovani studenti tunisini che vorrebbero fare esperienza di studio in Italia. Il docente è, altresì, attivo per il recupero della storia dei siciliani di Tunisia in particolare a La Marsa e soprattutto alla Goletta. Abbiamo esposto al Prof Campisi il progetto cultural-politico del Partito che ha apprezzato proprio perchè basato sulla componente storico-culturale che deve essere la base di qualsiasi rapporto tra popoli con millenni di storia in comune. I musei di Palermo, Trapani, Tunisi sono pieni di reperti sia dell'epoca punico-cartaginese che dell'epoca dei fatimidi. Il nostro impegno è stato quello di coltivare queste relazioni culturali e stimolare le autorità affinchè ci siano più connessioni marittime tra il territorio siciliano e quello tunisino. E' indispensabile, per esempio, una connessone marittima diretta tra Trapani e Tunisi proprio perchè questi territori condividono tantissima storia e tradizioni.

Giorno 25 marzo, ci siamo recati presso il Municipio del Comune della Goletta. Siamo stati accolti da Monsieur Alì Bouras: Subdirettore degli archivi documentali del Comune della Goletta e da Monsieur Faycel Bouchnak: amministratore comunale che assiste il responsabile degli archivi comunali. Ci hanno aperto le porte del municipio ed in particolare delle sale in cui vi sono delle testimonianze delle storiche relazioni tra La Goletta e la Sicilia come dei diplomi di partenariato come quello con la città di Trapani o come delle ceramiche artistiche che testimoniano la relazione con la città di S. Vito Lo capo. Abbiamo potuto consultare dei testi inerenti alla piccola Sicilia della Goletta e ci sono stati forniti dei contatti per raccogliere testimonianze dell'epoca ( purtroppo, per questioni di tempo, non abbiamo potuto raccogliere le testimonianze di tutti ma abbiamo chiesto informazioni ad alcuni anziani della piccola Sicilia che conservano ricordi del tempo). Abbiamo esortato i rapppresentanti del comune a contrastare il degrado e promuovere ancor di più le bellezze naturalistiche e storiche di questa meravigliosa città che merita maggior cura. Da parte nostra ci sarà l'impegno per promuovere in Sicilia tali località sfruttando le reti sociali di internet. La Goletta è una realtà importante non soltanto per questi motivi ma anche perchè, da secoli, è modello di coesistenza pacifica di culture e religioni diverse infatti a poca distanza l'una dall'altra si trova la chiesa cattolica, la moschea e la sinagoga. Una realtà che dovrebbe essere presa a modello ed esportata. Siamo soddisfatti di questa visita che si somma a quelle in terra iberica e quella in terra ellenica. La Sicilia deve interagire con gli altri territori mediterranei perchè fanno parte della nostra storia e dunque della nostra identità. Per troppo tempo l'italietta padana ci ha sfruttato e discriminato. L' identità siciliana è più complessa di quella della maggior parte degli altri territori italiani e questa identità culturale va curata per non farci abbrutire. AUTONOMIA AUTENTICA PER LA SICILIA E BENESSERE NEL MEDITERRANEO!

sabato 1 marzo 2025

AZIONE DI PROTESTA DEL PAS CONTRO LE ''FORZE DELL' ORDINE'' A CASTELVETRANO: CITTA' NATALE DI MATTEO MESSINA DENARO

Giorno 1 marzo 2025, il fondatore del Partito: Salvatore Spadaro ha compiuto un'azione di protesta a Castelvetrano: cittá nativa del capomafia Matteo Messina denaro che ha potuto "lavorare" indisturbato per piú di trent'anni con caserme delle "forze dell'ordine" a poca distanza dai suoi covi a Castelvetrano, Campobello di Mazara e in altre località della provincia di Trapani. Due logge massoniche in un paesello come Campobello di Mazara e un'altra nella limitrofa Castelvetrano. É chiaro che i capimafia come Bernardo Provenzano, Matteo messina denaro e tanti altri sono stati protetti dalla mafia-massoneria del criminale stato italiano e che le "forze dell'ordine" italiane sono gli scagnozzi di questo regime criminale! Il fondatore del PAS é pronto a ricevere denunce anche da parte dei carabinieri di Castelvetrano! AUTONOMIA AUTENTICA PER LA SICILIA!




Testo del manifesto:

Ogni anno, il criminale stato italiano RUBA 7 miliardi di euro (con l'aiuto degli ascari siciliani al servizio dei partiti nazionali italiani), provenienti dalle tasse dei siciliani, calpestando il nostro Statuto di Autonomia Speciale, emanato come regio decreto legge nel 1946 e integrato nella Costituzione italiana nel 1948 (il più antico d'Italia, ottenuto con una dura lotta scatenata dalla terribile strage del pane di via Maqueda  in cui l’esercito italiano uccise decine di cittadini che protestavano in maniera pacifica per avere pane e lavoro! Altro che schifosa ''autonomia differenziata'' padana fatta con inciuci di palazzo!), che poi spende altrove, soprattutto in ''padania'' causando degrado, emigrazione e sviluppo della criminalità organizzata in Sicilia ( e benessere in ''padania'', con i soldi rubati ai ''terroni'')! La mafia è dentro lo stato italiano! la mafia serve a tenere nel degrado la Sicilia, contrastare lo sviluppo della buona economia, costringendo tanti siciliani a emigrare in ''padania'' o all'estero! Matteo messina denaro abitava a pochi kilometri da caserme e commissariati ma durante tre decenni nessuno ha visto o sentito nulla, malgrado siamo tutti sorvegliati con telecamere, internet, telefoni ( i capimafia li ''arrestano'' quando sono vecchi e/o malati)! Le ''forze dell'ordine’ e la ''magistratura'' fanno parte del ''sistema'': ascarismo-mafia-lobbismo! Matteo messina denaro protetto da una fitta rete massonica! Perché i vertici della massoneria italiana ( di cui fanno parte tanti ufficiali delle ‘’forze dell’ordine’’ e magistrati) non sono indagati? Forse perché la mafia-massoneria è al potere! https://www.leurispes.it/sud-e-fisco-lo-statuto-siciliano-sistematicamente-violato-dallo-stato-italiano/   https://www.inuovivespri.it/2016/05/22/baccei-conferma-lo-stato-ruba-7-miliardi-allanno-ai-siciliani/

https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/02/09/messinadenaro-massoneria-mafia-e-grembiulini-n-ella-terra-del-boss/7034932/

A tutto questo, si somma la distruzione dell’agricoltura siciliana dovuta alle scellerate direttive dell’unione europea e dell’alleanza nord atlantica-Nato come l’importazione di grano tossico pieno di glifosato dal Canada o quello radioattivo dall’Ucraina e al ‘’climate change’’ della dittatura del petrodollaro.

venerdì 31 gennaio 2025

Addumamu l'interessi pa nostra lingua pa criscimonia da nostra cultura! L'italiano deriva anche dal siciliano! Senza radici, non ci può essere sviluppo! Cultura è coltivare!

 Iniziamo questo 2025 così come avevamo concluso il 2024 cioè partecipando ad attività sull'importantissima questione della lingua siciliana. L' Associazione TERRE DI ACI ha organizzato, presso la Biblioteca Zelantea di Acireale, questo corso sull'idioma della nostra isola in collaborazione con Accademia della Lingua Siciliana . Un evento molto significativo dove si è parlato anche di Statuto di Autonomia Speciale della sicilia e della mancata tutela della nostra lingua all'interno della legislazione italiana che invece riconosce il francese valdostano, il tedesco sudtirolese, lo sloveno friulano, il sardo, cioè le lingue parlate nelle altre regioni a statuto speciale dello stato italiano. E' stato ribadito che la lingua siciliana è precedente all'italiano moderno che anzi deriva da una fusione tra il siciliano e il toscano; Dante Alighieri docet.

A lingua siciliana è spacchiusa!

sabato 4 gennaio 2025

LIRA AUREA SICILIANA: DIFESA CONTRO IL FINANZISMO

Il Partito per l'Autonomia Siciliana intende istituire il MONTE DI RISPARMIO DELLA GENERALITA' SICILIANA, erede del dissolto Banco di Sicilia. Lo Statuto Siciliano di Autonomia Speciale del 1946 prevede che la disciplina del credito, delle assicurazioni e del risparmio (art.17) sia di competenza della Regione Siciliana. Tale articolo non è mai stato messo in pratica! Come non è mai stato messo in pratica l'articolo 37 riguardante i tributi di aziende che operano sull'isola che devono essere pagati alla Regione Siciliana e non allo stato italiano (=padania). Non è stato neppure rispettato l'articolo 40 sulla Camera di Compensazione del Banco di Sicilia. Lo stesso antico Banco di Sicilia è stato smantellato, pezzo dopo pezzo, e inglobato nella banca lombarda unicredit https://it.wikipedia.org/wiki/Banco_di_Sicilia . Non possiamo più permettere che la Sicilia venga sfruttata come una colonia dal criminale stato italiano che fa sempre gli interessi della padania e calpesta il nostro prezioso Statuto che è stato incorporato nella Costituzione italiana! Il Banco di Sicilia, per tutto '800, ha tenuto testa al centralista stato italiano e ha conservato il diritto di stampa di moneta (vedasi immagine, per esempio:  https://picryl.com/media/100-lire-banco-di-sicilia-1879-confucians-01-4225b1?zoom=true  ). A partire dagli anni venti del '900, il criminale stato italiano mafioso-massonico ha cominciato a distruggere il Banco di Sicilia, arrivando ad assassinare Emanuele Notarbartolo che ne era alla presidenza! Distrutto il Banco di Sicilia, l'isola è ora, di fatto, una colonia interna dell'italietta! Con l'entrata in vigore dell'euro, l'italietta stessa è divenuta subalterna alla banca centrale europea guidata da francia e germania (Rothschild & ''altri''). La Sicilia è divenuta dunque una subcolonia! Tutto questo è inaccettabile! Inoltre con la fine della convertibilità in oro del dollaro, voluta dal presidente usa R. Nixon nel 1971, si sono poste le basi per un potere immenso della finanza ( = possibilità di stampare quantità enormi di cartamoneta senza problemi di convertibilità).  

Con il super Green Pass, senza il quale non si poteva neppure attraversare lo stretto di Messina, è stata esplicitata la dimensione subalterna della Sicilia. 

 Il PAS lotterà affinchè venga istituito il Monte di Risparmio della Generalità Siciliana che potrà stampare, in maniera limitata, la LIRA AUREA SICILIANA! Abbiamo già sperimentato, nel 2002, la compresenza di due valute circolanti. La Lira Aurea Siciliana, vincolata all'oro, avrà una funzione immunitaria, come i globuli bianchi ,contro pericolose malattie finanziste, cioè la criminale speculazione finanziaria che tanti danni e tante sofferenze ha arrecato al popolo siciliano! 

Il fondatore del PAS: Salvatore Spadaro è pronto a metterci nome e faccia anche sulle monete auree!

L'oro ha svolto un ruolo importantissimo nella storia della civiltà umana compreso lo sviluppo scientifico e tecnologico. Non possiamo permettere che si usino criminali poteri finanziari per sottomettere e sfruttare interi popoli come quello siciliano.

Anche questa è AUTONOMIA! Basta ascarismo! Basta mafia! Basta lobbismo padano! Basta finanzismo!

 

lunedì 30 dicembre 2024

SI CONCLUDE UN ALTRO ANNO DI LOTTA DEL PAS! VERSO IL TERZO ANNO DI SFIDE E CONQUISTE PER UN' AUTENTICA AUTONOMIA!

 Si conclude un altro anno difficile durante il quale non sono mancate soddisfazioni! Il PAS, malgrado la censura e malgrado l'essere tenuto isolato dal ''sistema'', va avanti! Quest'anno è stato caratterizzato da importanti incontri come quelli a Valencia, a giugno, con esponenti della Fundacion Valenciaport e con studiosi provenienti da altri territori con i quali vorremmo istituire connessioni marittime importanti come Sardegna e Grecia.  

 Ad ottobre, abbiamo incontrato, dopo tanta attesa, il Sig. Giovanni Ficarotta: sopravvissuto alla stage del pane di via Maqueda a palazzo Comitini durante l'evento commemorativo dell'ottantesimo della terribile strage che fu l'evento scatenante della lotta separatista degli anni Quaranta del secolo scorso e che ci permise di ottenere il nostro prezioso Statuto di Autonomia Speciale. 

Quest'anno è stato caratterizzato, come quelli precedenti, da uno scontro aperto contro il ''sistema''. Va avanti lo scontro con la banderuola cateno de luca. Il fondatore Salvatore Spadaro è stato sottoposto infatti ad interrogatorio in una stanzetta piccola, senza finestre, quasi che ci fosse qualcosa da nascondere. Il legale del fondatore ha dichiarato, durante l'interrogatorio, che altri suoi assistiti nelle prigioni statali vengono trattati meglio. Noi sappiamo perche veniamo trattati così.  

Continua anche lo scontro con il ''sindaco'' di Giarre: L. cantarella che continua la sua azione di disturbo nei confronti del fondatore del PAS in quanto oggetto di ripetute critiche della sua insignificante sindacatura. La città di Giarre è nel più totale degrado. Le terribili alluvioni che, dopo Valencia, hanno colpito la Sicilia,  causando ingenti danni anche a causa dell'occlusione delle grate di deflusso delle acque nelle strade cittàdine. Malgrado segnalazioni presentate all'ufficio protocollo del comune, tali grate sono tuttora occluse. Il ''sindaco'' cantarella , in quanto ascarino locale (difeso dagli ascari a Palermo) deve foraggiare il degrado. Dentro il consiglio comunale non c'è alcuna seria opposizione.

Le costanti azioni di disturbo ( causate soprattutto dagli ''amici del sindaco'' del chiosco ''oronero' di via finocchiaro aprile ) ci hanno indotto ad affissare dei manifesti di protesta presso il municipio e presso la caserma dei carabinieri di Giarre. Quest'ultimi ci hanno querelato per oltraggio in quanto accusati di essere corrotti. Abbiamo affissato questi manifesti, dopo tantissime richieste di aiuto che non hanno avuto alcun esito. I carabinieri inoltre, senza mandato, sono entrati nell'abitazione del fondatore  e hanno chiesto il telefonino dello stesso per cancellare le foto relative a questi manifesti. Mi chiedo come mai questa rapidità d'azione non si sia verificata nei confronti di capimafia come bernardo provenzano e matteo messina denaro che hanno potuto ''lavorare'' indisturbati'' per vari decenni, con caserme a poca distanza dalle loro abitazioni, e ''arrestati'' quando vecchi e o malati. Noi sappiamo perchè veniamo trattati così.

A dicembre, abbiamo partecipato ad un importante convegno presso l'università di Catania, organizzato dal centro di studi linguistici dell'università di Palermo. Un segno importante di cooperazione affinchè la lingua siciliana riacquisti piena dignità e venga resa lingua ufficiale della nostra Regione Siciliana.

La lotta contro il ''sistema'': ascarismo dei partiti nazionali italiani,mafia-massoneria, lobbismo padano al quale si aggiunge il colonialismo militare usa , alleato della mafia dai tempi del criminale calogero vizzini deve andare avanti! 

Ci auguriamo di prendere il più presto possibile il potere a Palermo e distruggere il ''sistema''!

AUTONOMIA AUTENTICA PA SICILIA!  

    

sabato 19 ottobre 2024

Il Partito per l'Autonomia Siciliana ha partecipato alla commemorazione della Strage del pane di via Maqueda nel suo ottantesimo anniversario

 Oggi 19/10/2024, il PAS ha partecipato all' ottantesimo anniversario della terribile strage del pane di via Maqueda che causò la morte di 24 cittadini https://it.wikipedia.org/wiki/Strage_del_pane . Più di 100 furono i feriti, alcuni dei quali morirono in seguito a causa delle ferite stesse. Siamo stati invitati dall' associazione BCsicilia che ringraziamo nelle persone del Presidente: il Dott. Alfonso Lo Cascio e dell'Avv. Lino Buscemi. E' stata una commemorazione molto emozionante. La massima autorità presente è stata il sindaco di Palermo La Galla che, dopo essere intervenuto, è dovuto andare via perchè aveva un incontro con il ministro della giustizia Nordio che era venuto a Palermo.

L'Avv Buscemi, che è anche uno storico, ha esposto i fatti in maniera chiara evidenziando come i soldati armati di bombe a mano e armi da fuoco colpirono una folla pacifica e disarmata. L'obbiettivo era diffondere il terrore e impedire altre manifestazioni, seppur pacifiche. Abbiamo notato che a questa commemorazione era presente un numero esagerato, eccessivo di ufficiali e gendarmi delle ''forze dell'ordine'', quasi a voler ribadire che, anche dopo ottant'anni, le cose non sono cambiate. E' intervenuto il Sig. Giovanni Ficarotta, ferito durante la strage da schegge di una bomba a mano all'addome e ad una gamba. Tuttora porta sul suo corpo le cicatrici di quel tragico evento. Poi è intervenuto il Sig. Andrea Oliveri: omonimo nipote di una delle vittime uccise quel tragico giorno. A seguire una toccante poesia in siciliano scritta dal Sig. Francesco Billeci e una rappresentazione teatrale del Sig. Franco Carollo. Abbiamo avuto modo di distribuire dei volantini esplicativi del Partito dove citiamo sempre la Strage del Pane di via Maqueda come l'evento scatenante dello scontro tra separatisti siciliani e ''forze dell'ordine'' dello stato italiano. Abbiamo avuto modo di illustrare il nostro progetto cultural-politico al Sig. Ficarotta al quale abbiamo riferito che purtroppo ancora oggi i siciliani vengono discriminati e sfruttati da uno stato ingiusto. Se ottant'anni fa si utilizzavano bombe e proiettili, oggi si prediligono i gas tossici al cs, come quelli che le ''forze dell'ordine'' ci lanciarono durante una pacifica manifestazione presso il Muos di Niscemi nell'agosto del 2022 oppure i gas che l'aeronautica militare diffonde ogni giorno per provocare il ''climate change'' della dittatura del petrodollaro e della NATOMB. Abbiamo inoltre parlato della partecipazione del Partito alla grande manifestazione dei trattori, avvenuta lo scorso marzo, per avere, ancora una volta, pane e lavoro. Abbiamo deciso di fare insieme una foto tenendo insieme il nostro Statuto di Autonomia Speciale, annichilito da troppo tempo, che è stato scritto con il sangue dei siciliani compreso quello versato dal Sig. Giovanni Ficarotta. Come in una staffetta, il PAS intende dunque raccogliere questo significativo testimone. Infine si è deciso di attaccare dei postit sotto la modesta lapide presente fuori dal palazzo che commemora le vittime. Il PAS vuole che si dedichi una strada o una piazza alle vittime della strage e che sia presente una monumentale colonna spezzata a ricordo delle tante vite spezzate dato che morirono tanti ragazzi. Concludiamo con le parole del nostro postit: BASTA ASCARISMO DEI PARTITI NAZIONALI ITALIANI, BASTA MAFIA-MASSONERIA, BASTA LOBBISMO PADANO! AUTONOMIA AUTENTICA PER LA SICILIA!










Il fondatore del PAS: Salvatore Spadaro con il Sig. Giovanni Ficarotta che venne ferito nella strage del pane di via Maqueda. Insieme tengono in mano lo Statuto di Autonomia Speciale della Sicilia, scritto con il sangue dei siciliani, in primis, con quello delle vittime della strage del 19/10/1944, compreso quello del sig. Ficarotta.

Con il Sig. Andrea Oliveri, nipote dell'omonima vittima


  




Con l'Avv Buscemi e il Sig. Oliveri



L'esterno di Palazzo Comitini con i postit dei partecipanti alla commemorazione, nei pressi della modesta lapide all'angolo dell'edificio. 





















Questioni siciliane, questioni tunisine

 Questo viaggio in Tunisia, seppur breve, è stato molto significativo e importante. La Tunisia è uscita malconcia dalle cosiddette '...